Biogas e stalla: gran connubio, se fatto bene

La settimana scorsa abbiamo parlato di Stalla Etica, un progetto promosso da Ruminantia (clicca qui per leggere l’articolo), dove si parlava di energia rinnovabile.
Bene, oggi sono qui per parlarvi della mia idea di biogas, senza nulla togliere agli impianti fotovoltaici.

Micro Biogas: un mini concept del fratello maggiore

Quante volte ne abbiamo sentito parlare? Ma quanti dei nostri consumatori effettivamente sanno cosa sia un biogas in generale?
Mi capita spesso di sentir parlare male dei grandi impianti, perché “rubano” campagna per coltivare mais per permettere al proprio impianto di funzionare al massimo delle potenzialità.

Cosa dovrebbe cambiare allora da un micro impianto a uno di grandi dimensioni?
Cerchiamo di capirlo, ma prima di tutto spieghiamo come funziona l’impianto a chi non è del settore!

Il biogas

A cosa ci fa pensare il termine biogas?Funzionamento di un impianto di biogas
Dividendo la parola possiamo capire che parliamo di gas (metano) prodotto tramite un processo biologico.
Questo processo è simile a quello del rumine dei bovini!
Di conseguenza, alimentiano l’impianto e i microrganismi contenuti all’interno di queste grandi cupole, andranno ad attaccare l'”alimento” immesso.
Questi microrganismi, durante il loro processo di fermentazione producono vari sottoprodotti, tra i quali è compreso il metano. Quest’ultimo è quindi trasformato in energia elettrica.

Va comunque sottolineato che durante il processo di produzione non viene prodotta solo energia elettrica, ma anche calore, il quale spesso viene perso e non valorizzato!

Il micro biogas

Bene, abbiamo capito come funziona un impianto.

Ma che differenze ci sono tra micro e grande biogas?
Il micro impianto, a differenza del grande, può essere alimentato solo tramite l’utilizzo di reflui zootecnici.

Cosa vuol dire ciò?
Semplicemente che non occorre più seminare per alimentare il biogas.
E ciò non vuol dire poco, se pensiamo a tutto il lavoro che ci va dietro per gestire correttamente un grande impianto, a partire dalla semina delle colture alla raccolta.

Un altro grande capitolo: il fattore calore.

Spesso ce lo dimentichiamo, ma oltre al profitto che si ottiene dalla produzione di energia elettrica, va aggiunta la possibilità di recuperare il calore.

Come utilizzarlo?
L’utilizzo può essere dei più svariati: dalla produzione di acqua calda per l’azienda, o magari anche solo per stabilizzare e mantenere costante la temperatura dell’acqua stessa dell’allevamento.
Oppure perché non pensare a un essicatoio per foraggio?
Esso ci permette di seccare foraggi imballati in fretta, e di ottenere un prodotto finale di maggiore qualità.
Un’altra ambiziosa idea, è quella di allevare insetti.
Insetti?! vi direte.
Sì, insetti. Ma questa non è una mia idea, vi lascio qui un articolo che parla approfonditamente di ciò.

 

 

Noi ci vediamo la settimana prossima, buona domenica e buona settimana a tutti!
Azienda Agricola Vigaxio

 

 

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